Se potessi vivere di nuovo la mia vita.
Nella prossima cercherei di commettere più errori.
Non cercherei di essere così perfetto, mi rilasserei di più.
Sarei più sciocco di quanto non lo sia già stato,
di fatto prenderei ben poche cose sul serio.
Sarei meno igenico.
Correrei più rischi,
farei più viaggi,
contemplerei più tramonti,
salirei più montagne,
nuoterei in più fiumi.
Andrei in più luoghi dove mai sono stato,
mangerei più gelati e meno fave,
avrei più problemi reali, e meno problemi immaginari.
Io fui uno di quelli che vissero ogni minuto
della loro vita sensati e con profitto;
certo che mi sono preso qualche momento di allegria.
Ma se potessi tornare indietro, cercherei
di avere soltanto momenti buoni.
Chè, se non lo sapete, di questo è fatta la vita,
di momenti: non perdere l'adesso.
Io ero uno di quelli che mai
andavano da nessuna parte senza un termometro,
una borsa dell'acqua calda,
un ombrello e un paracadute;
se potessi tornare a vivere, vivrei più leggero.
Se potessi tornare a vivere
comincerei ad andare scalzo all'inizio
della primavera
e resterei scalzo fino alla fine dell'autunno.
Farei più giri in calesse,
guarderei più albe,
e giocherei con più bambini,
se mi trovassi di nuovo la vita davanti.
Ma vedete, ho 85 anni e so che sto morendo.
Jorge Luis Borges
Me l'ha insegnata Tool questa cosa.Andare a Quinnipak,dormire a Quinnipak,fuggire a Quinnipak.É una specie di gioco. Serve quando hai lo schifo addosso,che proprio non c'è verso di togliertelo.Allora ti rannicchi da qualche parte,chiudi gli occhi,e inizi ad inventarti delle storie.Quel che ti viene.Ma lo devi fare bene.Con tutti i particolari.E quello che la gente dice,e i colori,e i suoni.Tutto.E lo schifo a poco a poco se ne va.Poi torna,è ovvio,ma intanto per un po' l'hai fregato.
venerdì 25 febbraio 2011
giovedì 24 febbraio 2011
Il tempo
Il tempo che non è come quello degli orologi delle stazioni, la cui lancetta grande scarta di cinque in cinque minuti, ma piuttosto come quello degli orologi piccolissimi, nei quali il moto delle lancette è impercettibile alla vista, o come l’erba che nessun occhio vede crescere, come un bel giorno non si può negare; il tempo, una linea composta tutta di punti senza dimensione (e qui l’infelice e defunto Naphta avrebbe chiesto probabilmente come facciano tante non esistenti dimensioni a formare una linea); il tempo, diciamo, alla sua maniera strisciante, impercettibile, segreta e tuttavia laboriosa, aveva continuato a produrre mutamenti.
Thomas Mann, La montagna incantata
Thomas Mann, La montagna incantata
mercoledì 23 febbraio 2011
Quegli istanti erano uno specchio.
Entrambi eravamo del tutto sinceri e senza alcuno schermo. Se c’era una possibilità di vivere insieme, essa ci era data in quegli istanti, in un rumoroso ristorante di Münster nel quale entrambi, o anche ciascuno per conto suo, potevamo ritornare ad attingere energia e conferma. Quegli istanti erano uno specchio nel quale potevamo guardare e scoprire due immagini: quello che il destino aveva voluto fare e quello che aveva realmente fatto di noi. Non era poco. Gli errori derivano sempre dall’aver perduto la prima delle due immagini.
Erich Maria Remarque, La notte di Lisbona
Erich Maria Remarque, La notte di Lisbona
martedì 22 febbraio 2011
Il mio cuore aveva bisogno di questo
Il mio cuore aveva bisogno di questo: della pace di un focolare sereno. Partecipare alle profonde emozioni romanzesche della vita è stato come aver assistito a un grande naufragio: si sente allora la necessità consolatrice delle cose tranquille.
Eça De Queiroz, Ramalho Ortigao
I misteri della strada di Sintra
Eça De Queiroz, Ramalho Ortigao
I misteri della strada di Sintra
martedì 15 febbraio 2011
lunedì 14 febbraio 2011
mercoledì 9 febbraio 2011
Fuori orario
Le rose profumano, non sanno che è il loro mestiere
Le nonne imbiancano soltanto per dovere
Sono tempi scuri in cui è difficile trovare ombra
I fiori sanno sempre ripararsi dalla vergogna
I dubbi esplodono davanti a due sentieri:
uno fatto di specchi ma senza desideri,
l'altro di spine e voglia di ricominciare,
lascio quello che trovo e cerco di trovare
fuori orario si conquista
la medaglia dell'esperto equilibrista
un funambolo che vola fischiettando a squarciagola
come dire... la fatica è una storia che non mi riguarda
e no! e no! e no! no che non mi fermerò
manca il paradiso e la voce di Charlot!!
i fiori dicono che è tempo di fiorire
e non sono curiosi su come andrà a finire
sono tempi scuri in cui è difficile trovare ombra
lascio il tempo che trovo...
fuori orario mi guadagno
una candela, e mi imprestano una sfera
per rileggere il passato un po' falso e comandato
come: l'uomo sulla luna
come pioggia sulla sfortuna!
e no! e no! e no! no che non mi fermerò
datemi una chitarra e me la canterò
(Bandabardò)
Le nonne imbiancano soltanto per dovere
Sono tempi scuri in cui è difficile trovare ombra
I fiori sanno sempre ripararsi dalla vergogna
I dubbi esplodono davanti a due sentieri:
uno fatto di specchi ma senza desideri,
l'altro di spine e voglia di ricominciare,
lascio quello che trovo e cerco di trovare
fuori orario si conquista
la medaglia dell'esperto equilibrista
un funambolo che vola fischiettando a squarciagola
come dire... la fatica è una storia che non mi riguarda
e no! e no! e no! no che non mi fermerò
manca il paradiso e la voce di Charlot!!
i fiori dicono che è tempo di fiorire
e non sono curiosi su come andrà a finire
sono tempi scuri in cui è difficile trovare ombra
lascio il tempo che trovo...
fuori orario mi guadagno
una candela, e mi imprestano una sfera
per rileggere il passato un po' falso e comandato
come: l'uomo sulla luna
come pioggia sulla sfortuna!
e no! e no! e no! no che non mi fermerò
datemi una chitarra e me la canterò
(Bandabardò)
martedì 8 febbraio 2011
venerdì 4 febbraio 2011
Diritti imperscrittibili del Lettore
I. Il diritto di non leggere
II. Il diritto di saltare le pagine
III. Il diritto di non finire un libro
IV. Il diritto di rileggere
V. Il diritto di leggere qualsiasi cosa
VI. Il diritto al bovarismo (Il termine bovarismo indica l'attitudine degli uomini a credersi e a vedere le cose diversamente da quelle che sono, a sognare delle felicità irrealizzabili, irraggiungibili.)
VII. Il diritto di leggere ovunque
VIII. Il diritto di spizzicare
IX. Il diritto di leggere a voce alta
X. Il diritto di tacere
Daniel Pennac, Come un romanzo
II. Il diritto di saltare le pagine
III. Il diritto di non finire un libro
IV. Il diritto di rileggere
V. Il diritto di leggere qualsiasi cosa
VI. Il diritto al bovarismo (Il termine bovarismo indica l'attitudine degli uomini a credersi e a vedere le cose diversamente da quelle che sono, a sognare delle felicità irrealizzabili, irraggiungibili.)
VII. Il diritto di leggere ovunque
VIII. Il diritto di spizzicare
IX. Il diritto di leggere a voce alta
X. Il diritto di tacere
Daniel Pennac, Come un romanzo
giovedì 3 febbraio 2011
mercoledì 2 febbraio 2011
Il mare
Niente paura. Il mare è là. È sempre là. Si può stare lontani anche per tanto tempo ma poi, quando si torna, è ancora là.
Christian Gailly, Una notte al club
Christian Gailly, Una notte al club
martedì 1 febbraio 2011
Ho iniziato...
Ho iniziato a smetterla con i miei contorsionismi mentali e mi sono accorta che la vita non è sempre così complicata, che non dobbiamo necessariamente struggerci dal dolore per amare qualcuno, che l'amore è anche leggerezza, è libertà condivisa, e che la vita va affronata con quel pò di sana incoscienza che ci permette di realizzare tanti sogni che altrimenti rimarrebbero tali...
Dove corre il cavaliere?
Dove corre il cavaliere? Il più delle volte verso la morte. Ma per vivere, per una vita più bella, più giusta, più piena, più profonda.
Nazim Hikmet, Gran bella cosa è vivere, miei cari
Nazim Hikmet, Gran bella cosa è vivere, miei cari
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